In Congo migliaia di persone non ricevono le cure mediche di cui hanno bisogno
Un sistema sanitario inesistente
L’accesso alle cure di prima necessità nella Repubblica Democratica del Congo è totalmente a carico dei pazienti. Poiché la maggior parte della popolazione sopravvive con 30 centesimi di dollaro al giorno, i costi dell’assistenza sanitaria di base sono al di sopra del budget di una famiglia tipo congolese. Di conseguenza, le persone cercano assistenza medica quando è ormai troppo tardi. Inoltre a causa delle enormi distanze e della mancanza di infrastrutture, per i pazienti è un’impresa ardua persino riuscire a raggiungere i pochi centri di salute collocati nel cuore della capitale. Ad aggravare ulteriormente il sistema sanitario, già in ginocchio, è la continua diffusione di epidemie di morbillo, colera, ebola, a cui si aggiunge la crescente minaccia del Coronavirus. Dall’inizio del 2019, un’epidemia di morbillo ha ucciso più di 6.200 uomini, donne e bambini. A questa si è aggiunta la ricorrente diffusione di gravissime epidemie di Ebola, l’ultima a luglio 2020.
L’Unicef afferma in un suo rapporto, che gli attuali sforzi per contenere l’epidemia di Ebola nella parte orientale del paese hanno distolto attenzione e risorse da strutture sanitarie già deboli che adesso sono costrette ad affrontare diverse malattie endemiche mortali, come morbillo e colera. I bambini sono quelli più gravemente colpiti. I casi di morbillo sono aumentati esponenzialmente in tutto il Paese, rendendo questa la peggiore epidemia nella storia mondiale e nella storia della Repubblica Democratica del Congo. Di tutti i decessi registrati più di 5.300 sono bambini.
Inoltre, in Congo il colera è endemico, perché non esistono servizi igienico-sanitari di base e le famiglie sono costrette a bere e lavarsi con acqua sporca. Solo nel 2019 il colera ha ucciso circa 540 persone, di cui il 45% bambini. Queste emergenze si insinuano e affliggono un paese estremamente povero, caratterizzato da una costante crisi nutrizionale che non ha precedenti: 2.3 milioni di bambini, nella Repubblica Democratica del Congo, soffrono di malnutrizione acuta moderata e 1,1 milioni, di forme di malnutrizione acuta grave. Una condizione che rende difficile se non impossibile per i bambini combattere malattie curabili.
La quasi totalità della popolazione vive al di sotto della soglia minima di povertà
Per le famiglie congolesi è difficilissimo curarsi e quindi accedere ai servizi sanitari di base: la quasi totalità della popolazione vive sotto la soglia minima di povertà e non può permettersi di pagare le cure mediche, mancano le infrastrutture, gli unici centri di salute sono situati nella capitale e le enormi distanze o la mancanza di mezzi pubblici rende impossibile o molto difficile raggiungerli. Per questo è necessario intervenire immediatamente creando piccoli centri di salute, dislocati su tutto il territorio, in grado di fornire assistenza medica e cure di base alla popolazione.
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nel quartiere di Masina III, per donare salute e speranza ai più piccoli e poveri